giovedì 30 ottobre 2008

Terme di Catez?

Ecco, è arrivato l'autunno, la pioggia, il freddo e la moto è lì, tristemente parcheggiata sotto la tettoia al riparo dalle intemperie. Onestamente devo dire che quest'anno me la sono proprio goduta, dalla lontana Sarajevo alle Langhe piemontesi, dal tanto ambito Gross Glokner alla fantastica Toscana, per non dimenticare le valli dell'Isonzo sloveno o le zone del Collio!!! E si, ho percorso chilometri di strade più o meno divertenti in sella al mio Tdm850, ho visto tanti paesaggi diversi, ma tutti hanno lasciato impressa nella mia memoria un'immagine stupenda; ho incontrato tanta gente con abitudini e usanze così distanti ma tutti così ricchi a modo loro. Sono sensazioni che non finiscono mai di stupirmi e di arricchirmi, sono sensazioni che rendono la pausa invernale ancora più difficile da superare e che accendono in me la voglia di ripartire per rituffarmi ancora in questo mondo di sensazioni. Forse è proprio per questo che non riesco ancora ad entrare nell'ottica di aver definitivamente messo in archivio la stagione 2008. C'è ancora un piccolo giro che mi piacerebbe fare, ma mi piacerebbe farlo assieme alle zavorrine (anche se non credo che accetterranno di buon grado). Che ne dite di organizzare un week end in dicebre in Slovenia alle Terme di Catez?
Potrebbe essere una proposta valida? Oggi la sottopongo alla mia Santa zavorrina Sonia. Poi vi so dire.
Buon week end a tutti e fatevi sentire!!!!
Enrico

mercoledì 22 ottobre 2008

FANTASTICO!!!!!

Ciao ragazzi, una notizia fantastica!!!!
Siamo finiti sulle news del sito di Due Ruote.

Andate al link: http://www.motonline.com/news/articolo.cfm?codice=157854

Forza, vediamo di proporre qualche attività nuova! Potremmo organizzare una giro invernale alla terme, che ne dite? Ovviamente aperto alle mogli, fidanzate, amanti ecc... io ho finito i permessini !!!

A presto.
Ciao ciao

mercoledì 15 ottobre 2008

Eccoci di ritorno dal Tour di Chiusura 2008

Ciao ragazzi, che dire, è stato un giro assolutamente rilassante e caratterizzato dal bel tempo con temperature più primaverili che autunnali e da un sole d'ottobre che oltre a scaldarci, ha reso i paesaggi delle colline toscane indimenticabili con la sua luce bianca, autunnale, risaltando i fantastici colori della vegetazione locale. Insomma una cornice fantastica per il nostro Tour di Chiusura 2008.
Purtroppo c'è da registrare l'unica nota negativa già prima della partenza: Luca non sarà dei nostri a causa di un'incomprensione con la milizia croata. Strano, non è riuscito a spiegare alla polizia che non stava correndo in macchina ma che stava solo cercando di decollare ... eppure la lingua la consce!!!!
Ma andiamo al racconto del nostro fantastico giro.
Ore 13,30 di venerdì 10 ottobre, ritrovo presso il casello di Villesse. I presenti sono: Carlo, Enrico, Marco, Roccia e Stefanino.
Si parte!
Percorriamo quasi 350 chilometri di autostrada sino all'uscita di Firenze nord, seguiamo le indicazioni date da Alberto ed arriviamo al punto del randez vous con lo stesso Alberto e Andrea ... ed il gruppo si completa.
Si parte immediatamente alla volta di San Gimignano visto il calare dell'oscurità e a causa della stessa, non riusciamo a percepire la bellezza del paesaggio che ci circonda ed arriviamo al primo agriturismo scelto da Alberto. Si tratta un casato restaurato sede dell'azienda agricola "Le Fornaci" adattato in piccola parte ad agriturismo, omonimo, posizionato sulla collina di proprietà dell'azienda con un paesaggio favoloso, ai piedei dei muri di cinta di San Gimignano. Qui si respira subito la semplicità e la cortesia delle proprietarie che si adoperano per farci sentire a nostro agio e ci preparano una cena succulenta: antipasto con affettato locale (abbiamo scoperto il salame con i fichi!!!! una delizia) crostini di fegatini o di formaggio gorgonzola; tagliatelle ai funghi, arista di maiale e coniglio cotto nella vernaccia .... una favola. Il tutto accomapagnato da ottimo vino di produzione propria.
Il colpo del K.O. per i nostri fegati arriva dal tiramisù che ha piegato anche i più coriacei. Dopo cena ci siamo divisi, chi ha preferito fare il chilo sul divano chi invece ha scelto di fare una camminata digestiva nel centro di San Gimignano. La mattina alle 8,00 tutti ... o quasi tutti svegli.
I primi (Roccia, Enrcio e Stefanino) si prodigano in cucina per preparare la colazione. Prima di ripartire per la seconda tappa ci facciamo un altro giretto a San Gimignano e poi con calma, ma tanta calma, si parte alla volta Montalcino. Vista la stanchezza dovuta a problemi di digestione e di mal di schiena (vero Marco!!!) si decide di dimezzare i chilometri previsti e dedicarci con più impegno all'aspetto enogastronomico della gita. Gli alberi sono vestiti con un manto che va dal giallo dorato al rosso fuoco; le strade serpeggiano tra le colline nude, dopo la mietitura e l'aratura e che, dopo aver donato i propri frutti preziosi, appaiono velate da un manto marrone chiaro che fa da sfondo al contrasto delle chiome degli alberi che sembrano incendiarsi. Di tanto in tanto il marrone dei campi arati viene interrotto dal verde degli uliveti e da quello dei vigneti ormai già privati dei propri frutti: poi in mezzo a tali meraviglie della natura, sorgono dei casali in pietra che ci fanno tornare con la fantasia a tempi lontani quando la vita aveva ben altri ritmi ed alte priorità; pare quasi che da un momento all'altro debba uscire dal casale il fattore seduto sul carro trainato da buoi. Dopo aver percorso chilometri tra le colline toscane del Chianti ci fermiamo a comprare dell'affettato, del pane e dell'acqua e facciamo pausa pranzo in una pineta a fianco di un campo sportivo dove ci riposiamo all'ombra prima di ripartire alla volta di Montalcino. Passiamo ai piedi di Cortona, fiancheggiamo il lago Trasimeno, passiamo per Montepulciano e prima di giungere a Montalcino facciamo una sosta a Pienza, dove ci dedichiamo allo shopping ed al cazzeggio libero vista la vicinanza della meta. Ripartiamo e superato Montalcino percorriamo per circa 2 km una strada bianca che ci porta ... in pradiso. Raggiungiamo il Podere "Il Cocco", una casale sito sulla sommità di un colle risalente al 1400, che domina diverse vallate, immerso tra pini, cipressi, vigne e uliveti, credetemi una botta al cuore alla vista di tale spettacolo. Ci sistemiamo in diverse stanze e scendiamo in cantina dove conosciamo i proprietari, aperti, simpatici e disponibili, che con il passare del tempo e lo scorrere del vino, diventeranno sempre più aperti. Dopo una breve "visita guidata" nella cantina dell'agriturismo, ci aspetta una tavola imbandita che da lì a poco diventerà un vero campo di battaglia. Non vi parlo di cos'erano gli antipasti di affettati vari, nè del sapere dei bici al ragù. Non vi dico cos'erano le salsicce e la pancetta alla brace, nè vi dirò qunato buone erano le firentine e non vi dico che in 7 abbiamo bevuto 7 bottiglie di vino: brunato per iniziare, poi rosso di brunello e per finire tre belle bottiglie di Brunello di Montalcinio con tanto di lezione sulla degustazione del vino. A conclusione come "sturalavandino" una bottiglietta di grappa sempre di loro produzione.... aaahhhh!!!!! La mattina riesco a svelgiarmi all'alba ed a scattare alcune foto. Con calma ricarichiamo le moto che diventano un po' più pesanti a causa delle bottiglie comprate, facciamo colazione e, dopo aver salutato tutti, ripartiamo. Decidiamo di farci una camminata a Montalcino e a causa di una dimenticanza di Alberto che è costretto a ritornare al casale, non ci pensiamo su due volte e inprovvisamente appaiono salami, formaggi, schiaciate e pane e .... si banchetta!!! Verso le 11,00 pensiamo che forse è il caso di partire e ci dirigiamo alla volta di Sansepolcro in provincia di Arezzo, ripercorrendo a ritroso la strada sino a Cortona e dirigendoci quindi alla volta di Anghiari. Qui invano cerco il locale dove in occasione di un precedente tour ci eravamo fermati con Carlo e l'aviere Luca. Decidiamo quindi di fermarci a Sansepolcro per il pranzo. Ma come ogni bella avventura, anche questa volge al termine: è giunto il momento di separarci. Salutiamo Alberto ed Andrea che non finiremo mai di ringraziare per la perfetta organizzazione e per le sensazioni che ci hanno fatto provare e per la loro allegria. Ci dirigiamo alla volta di Rimini percorrendo il "Passo di Viameggio" cercando di stare attenti alla miriade di autovelox posizionati un po' ovunque (facciamo gli scongiuri); giungiamo all'imbocco dell'autostrada di Santarcangelo di Romagna e dirigiamo verso casa ognuno immerso nei suoi pernsieri all'interno del proprio casco.
E' stato veramente un bel giro, per il quale dobbimo ringrazianre Alberto ed Andrea i due toscanacci!!!!!
L'unica nota negativa è quella che non tutti hanno potuto parteciparvi. Peccato, ma come si dice, ... alla prossima!!!!! ASSOLUTAMENTE.

Ciao a tutti!!!!