giovedì 29 maggio 2008

Tour d'apertura 2008 - le mie impressioni

Driiin… driinn …
Ore 4:00 mi alzo di scatto ma a differenza di quando mi sveglio per andare a lavorare, sono già reattivo con la mente lucida che pianifica tutto il da farsi. Esco dalla camera e sento Andrea S. (il Santini) che sta segando legna per l’inverno, tant’è che trovo Alberto che dorme su divano.
Preparo la colazione, sveglio i due compagni di viaggio fiorentini, e via, salgo a cavalcioni della mia fedele compagna d’avventura per tre fantastici giorni, il mio Tdm 850.
Ore 5:40 puntuali da Viatori per un altro caffè e trovo, già impaziente Luca che ci aspetta.
Trascorrono i minuti ed alle 6:00 ci siamo tutti … o quasi, manca Davide (Zino).
Ore 6:15 tutti presenti, si parte!!!
Io, Carlo, Luca, Marco M. e Stefano (Stefanino) siamo muniti di interfono moto-moto così da poter controllare il gruppo di 12 moto e non perdere nessuno agli incroci o ai semafori, oltre a raccontarci tante cazzate, ovviamente.
Entriamo subito in Slovenia, percorriamo un po’ di autostrada sino quasi a Novo Mesto e ci fermiamo tutti a fare benzina, anzi quasi tutti perché uno fa …. GASOLIO!!! Luca con il suo BMW GS1150. Mentre Stefanino si prodiga a svuotare il serbatoio del BMW, dai bauletti delle altre moto, escono i primi salami, panini, biscotti e birrette.
Dopo quasi un’ora di lavoro per Stefanino, Luca e pochi altri, mentre il resto della compagnia affettava insaccati e beveva birra, si riparte alla volta di Karlovac in Croazia dove incontreremo Vlado. Passiamo il confine con la Croazia tutti muniti di carta verde, tranne Carlo che ha rischiato di salutarci prima di entrare in Bosnia, raccogliamo Vlado e formiamo la carovana completa di 13 moto.
UNO SPETTACOLO!!! Da dietro guardo il serpentone di moto che scivola serpeggiando sulle strade Bosniache: un biscione di mezzo chilometro che al passaggio di ogni paese suscita ammirazione e stupore da parte di tutti, bambini in testa.
Entrati in Bosnia da Velika Kladusa scendiamo verso Sarajevo e, a differenza di due anni fa troviamo una Bosnia abbastanza risistemata. Non si vedono più tutte quelle case bombardate e crivellate da proiettili, ma tanti edifici nuovi, abitazioni rifatte o restaurate.
A ora di pranzo cerchiamo un posto dove fermarci per mangiare. Scegliamo un bar che gentilmente ci fa sedere a magiare i nostri salmi, formaggi, pancette quant’altro, il tutto ovviamente bagnato con birra locale.
Dopo un’oretta di sosta si riparte ma subito dopo ci dobbiamo fermare per indossare le tute anti-pioggia. Da qui inizia il momento meno piacevole del viaggio. Le strade sono molto insidiose e scivolose, troviamo molte macchine e soprattutto camion e corriere che rallentano la nostra andatura. Dobbiamo anche registrare due scivolate, per fortuna senza alcuna conseguenza per pilota e mezzo, da parte dei 2 chopperisti, Zino e Vlado, esattamente nello stesso punto in entrata di una curva in contropendenza. Percorriamo quasi 350 Km a 40 all’ora e, stanchi ed inzuppati, arriviamo a destinazione verso le 21.00, dopo aver solo intravisto (purtroppo) una delle piramidi di Visoko.
L’albergo è confortevole, il tempo di una doccia rigeneratrice e via a cena dove finalmente ci rilassiamo festeggiando il compleanno di Lucio, al quale il gruppo ha regalato un bel paio di guanti da moto.
Verso mezzanotte tutti a nanna! Io mi addormento di botto, tanta è la stanchezza, e Stefanino, mio compagno di stanza mi segue a ruota.
La mattina ci svegliamo alle 8.00, rifacciamo i bagagli e ci troviamo tutti giù a fare colazione. Con calma ripartiamo verso le 10.00 verso il centro di Sarajevo. Percorriamo una super strada a tre corsie; ai lati palazzoni moderni affiancati da palazzi di stile sovietico: oltre ci sono tutte colline con tante villette. Proseguendo, i palazzoni moderni finiscono ed entriamo nel centro della città vecchia di Sarajevo. Una favola.
Qui parcheggiamo le moto ed incontriamo due ragazzi bolognesi che stanno andando in Nepal: ci fermiamo un po’ con loro e ci raccontiamo le nostre impressioni. Salutati, ci addentriamo a piedi nella centro della città vecchia e respiriamo subito storia. Ci sono chiese cristiane accostate a moschee musulmane, campanili che fanno a gara con i minareti a chi si avvicina di più al cielo, cimiteri cattolici affiancati a quelli musulmani. Per non parlare poi delle persone che osserviamo mentre conducono la loro via giornaliera: ragazze con il velo e gli abiti musulmani che ridono e scherzano, venditori ambulanti di diverse etnie.
Una cosa ci colpisce: dopo anni di guerra, morte e sofferenza notiamo un ambulante che vende ad un bambino un fucile giocattolo, e sinceramente non lo capiamo.
Ci sediamo in un bar e beviamo dell’ottimo caffè turco. Tra di noi si respira aria di spensieratezza, di allegria. La tensione di ieri oggi ci lasciato spazio alla serenità ed al relax, come le nuvole e la pioggia hanno lasicato spazio ad un sole caldo e lucentissimo … e tutto è più bello. Facciamo i turisti per un paio d’ore visitando il centro storico di Sarajevo, pranziamo in una Cevaperia a fianco di una moschea tant’è che la birra ci viene servita nei bicchieri per non portare fuori le bottiglie che potrebbero creare imbarazzo per i fedeli musulmani.
Verso le 13,30 partiamo verso Mostar. La strada diventa subito più interessante, circa 60 km di curve che costeggiano il fiume Neretva all’interno di una vallata fantastica. Non riuscivo a decidermi se godere la moto affrontando in maniera allegra le invitanti curve o ammirare il paesaggio. Come sempre, un po’ di uno ed un po’ dell’altro così i chilometri che separano Sarajevo da Mostar sono letteralmente volati.
Nel tragitto però Marco B. è stato fermato dalla polizia per eccesso di velocità. Grazie all’intervento di Luca che da una parte ha mediato con le forze dell’ordine e dall’altra ha bloccato il reo Marco B. che voleva regalare un salame ai poliziotti musulmani in cambio del condono, l’ammenda pagata è stata solo di 10 € che presumo siano finiti nelle tasche degli stessi poliziotti.
Giunti a Mostar parcheggiamo le moto e visitiamo il centro storico a piedi. Mi colpisce subito il fascino della posizione della cittadina arroccata e sulle rive del fiume ma divisa proprio dallo stesso fiume Neretva a causa del solito attrito tra le diverse etnie.
Se devo dire il vero a parte il colpo d’occhio, Mostar non mi ha colpito come Sarajevo, per il fatto che forse ormai è divenuta un po’ troppo turistica.
Si riparte alla volta di Prozor sul lago Rama, ovviamente non prima di un piccolo ristoro. Il Lago Rama è un lago artificiale costruito ai tempi di Tito grazie alla creazione di una diga che ha sommerso un paese salvando solo un convento francescano, dove tra l’altro abbiamo dormito. Strada facendo incontriamo una pattuglia che sorride ai primi ma ferma (credo in maniera premeditata) l’ultimo del gruppo, Marco M. Questi, dopo aver visto Lucio (penultimo in quel momento) allontanarsi e dopo aver provato a chiamare invano via interfono a causa della zona montuosa, viene intimato a pagare immediatamente 50 € che come spesso accade andranno nelle tasche dei 2 poliziotti o in alternativa gli propongono il ritiro della patente e la restituzione della stessa solo previo pagamento della sanzione all’ufficio postale. Essendo solo, non essendoci Luca “il mediatore” Marco M. ha giustamente pensato di pagare e ripartire. In serata però il gruppo riconoscente per il lavoro di “scopa” a fine gruppo, ha fatto una colletta per dividere il costo della sanzione, in cambio di un giro di birre.
Prima di arrivare al lago, facciamo una deviazione al bar del paese dove ci aspetta una giornalista che ci immortala con una fotografia che gli servirà per scrivere un articolo su di noi. Poi scendiamo al lago dove ad attenderci ci sono i parenti di Vlado che stanno girando per noi un agnello, e sono pronti a brindare con la micidiale Rakija (distillato di prugne) che nel corso della serata mieterà alcune vittime… me compreso.
Parcheggiamo le moto sul prato in riva al lago e ci godiamo lo spettacolo del panorama ridendo, scherzano, mangiano pita al formaggio o alle patate e carne, griglia, cevapcici ed alla fine agnello.
E’ festa delle 18:00 a mezzanotte, poi tutti a dormire nel convento.
La mattina ci svegliamo chi bene, chi con postumi per la serata (…eccomi!) tempo di fare colazione, ricaricare le moto e via si riparte per l’ultima tappa con destinazione (ahimè) casa.
Lasciamo la Bosnia per la Croazia e ci dirigiamo verso Knin dove saluteremo Alberto e Andrea che hanno deciso di non fermarsi a casa mia per la notte ma di partire alla volta di Firenze prendendo l’autostrada da subito. Noi proseguiamo per la strada statale, incredibilmente libera che ci permettere di tenere delle andature elevate. Più avanti verso Senj salutiamo Vlado che prenderà la strada verso Zagabria.
Il viaggio di ritorno fila via liscio, il tempo è bello, percorriamo la costa croata ed il mare mi dà una sensazione di tranquillità. Alle 20:00 siamo a Trieste, qui ci fermiamo per bere l’ultima birra (offerta dal multato Marco M.) e, al tramonto, ci salutiamo per ritornare ognuno a casa sua con la promessa e la voglia di ripartire tutti assieme per un altro viaggio.
E’ stato un bel giro. Grazie a tutti i compagni di viaggio.
Partecipanti: Andrea L.– GSX750, Andrea S. - Hornet 600 , Alberto - Hornet 600, Carlo - CBR 600, Davide – R1200Cruiser, Enrico - TDM 850, Luca – GS1150, Lucio – ER 500, Marco B. – GS1200, Marco M. – Fazer 600, Stefanino - VTR 1000, Stefano - Bandit 1200, , Vlado – Shadow.


PS: sto raccogliendo tutte le foto. Appena pronte le metterò on line.


Ciao
Enrico

15 commenti:

Anonimo ha detto...

..he he..la polizia non si smentisce mai!
Te piace la rakja eh, te piace...
F.

Anonimo ha detto...

Dettagliato ed esauriente, come sempre. Bella Enrico.
Aggiungerei solo ancora un paio di ringraziamenti: a Luca, senza il quale probabilmente saremmo ancora oggi spersi in qualche stretta vallata bosniaca o sulla circonvallazione di Sarajevo; a Vlado per la janina e per averci portato fino in riva a quel lago che, rakija a parte, credo rimarrà per un bel po' nei nostri occhi.

gaspieno ha detto...

Direi che meglio non si poteva descrivere una tre giorni cosi' intensa, movimentata e divertente.
Confido di esserci anche x lo Stelvio.
Grazie a tutti di avermi accolto con entusiasmo ed amicizia ma del resto noi motociclisti siamo fatti cosi'!!!!!!
Un sentito grazie ancora a Luca e Vlado x la logistica PERFETTA!!!!!

Anonimo ha detto...

il post mi ha fatto venire voglia di comprarmi una moto così la prossima volta vengo anche io....altrimenti vi seguo in bici.....

Vale


Grande Enrico... ripartirei subito...Magari con quelche giorno di anticipo sulla carovana ...tanto mi raggiungete... soprattutto in curva....
Lucio

Alberto ha detto...

Caro Enrico sei un grande....leggendo quello che hai scritto rivivo quelle emozioni che per tutti (almeno credo) hanno contraddistinto questo bellissimo tour....un grazie di cuore ad Enrico che mi ha coinvolto in questa bellissima mia prima esperienza da motociclista e a tutto il gruppo che è stato veramente fantastico....(cheido scusa a tutti per il calino avuto dal benza):)

Anonimo ha detto...

Enrico, bell'articolo ma mi go un GSX 750! Eh dai!
Grande gita e grandi gli organizzatori; Botti di Ferro!
Alla prossima e se mi dai la tua e-mail ti mando le mie foto.
Ciao

Anonimo ha detto...

scusa la mia è: ljeban@msn.com

Enrico ha detto...

Ciao a tutti! E si è stato proprio un bel giro.
Adesso sarebbe bello organizzare lo Stelvio (4-5-6 luglio) in tre giorni (venerdì, sabato e domenica) magari avvalendosi anche dell'appoggio di amici non motociclisti che preparino il campo base (griglia e birre) al campeggio di Sondalo, che ne dite? Lo organizziamo?
Fatemi sapere!!!

Enrico ha detto...

Ciao a tutti! E si è stato proprio un bel giro.
Adesso sarebbe bello organizzare lo Stelvio (4-5-6 luglio) in tre giorni (venerdì, sabato e domenica) magari avvalendosi anche dell'appoggio di amici non motociclisti che preparino il campo base (griglia e birre) al campeggio di Sondalo, che ne dite? Lo organizziamo?
Fatemi sapere!!!

Alberto ha detto...

Grande idea..per lo stelvio ci sono...tienici informati..avevo appena scritto una mail di risposta a Marco B.
Saluti a tutti

gaspieno ha detto...

Ho gia' la moto calda x lo Stelvio!
Io ci sono, se vi serve una mano x l'organizzazione contattatemi!
Ciao!!!!

Alberto ha detto...

Carissimi dopo il bellissimo giro ho contagiato l'amico Luca che oggi ha firmato il contrattino per un HARLEY..per lo stelvio ci sarà anche lui e Leonardo pertanto da Firenze partiremo almeno in tre...salutoni a tutti

Unknown ha detto...

Madai... vi riunite per partire a 50m da casa mia :)
Quasi quasi alla prossima mi unisco.

Sandro
TDM 900

roccia ha detto...

scusate se arrivo in ritardo, ma ho problemi di connessione....
Certamente mi unisco a tutti voi nel fare i complimenti a tutti noi, ma soprattutto agli organizzatori.
Ma vorrei estendere le succitate esternazioni anche ai frati che hanno accolto una masnada di bikers(ubriachissimi), senza battere ciglio......
Daltronde e' il loro "mestiere".......

Anonimo ha detto...

Scusa ti Enrico, ma ogni tanto, sui blog, si scrive qualcosa.
Così, giusto per dir...

Zino